Dal 25 ottobre 2025 al 22 febbraio 2026 Palazzo Menghini apre le sue porte a una nuova mostra monografica, questa volta dedicata a Ugo Celada da Virgilio (1895–1995), uno dei protagonisti della pittura italiana del secolo scorso.
“E vo’ gridando pace, e vo’ gridando amor” è l’appello accorato del doge genovese Simon Boccanegra nell’omonima opera verdiana. Con il medesimo spirito la Federazione italiana Tempo Libero sceglie di intitolare il tema del Premio giuria della decima edizione del concorso annuale “Storie inaspettate”, “Esperanto di pace. Per ritrovare la via del dialogo”.
L’attuale tragico momento storico, sconvolto da atrocità e violenze a livello mondiale, richiama la Federazione fondata da Cgil, Cisl e Uil trent’anni orsono a riconfermare la volontà di operare nella comunità come ente di promozione culturale nell’alveo di un sempre più sentito impegno civile e di relazioni solidali.
“Storie inaspettate” è un concorso – riservato a scrittori non professionisti e a racconti inediti – molto atteso e partecipato, sempre più stimato nell’ambito dei concorsi amatoriali per la serietà con cui viene condotto, senza scopo di lucro ed esclusivamente a favore di quanti coltivano nel tempo libero la passione per la scrittura. Nessuna quota di iscrizione viene richiesta, i premi in denaro sono corposi, con partecipazione alle spese di viaggio per i vincitori che intervengono alla cerimonia di premiazione, opportunità stimolante di incontri ed emozioni. In totale sono previsti 11 vincitori, nella categoria Junior e Senior, compresi gli scritti selezionati per il Premio giuria. Quest’anno ci sarà un riconoscimento aggiuntivo per chi è socio della Federazione.

Le figure che negli ultimi anni hanno accompagnato il concorso come padrini e madrine sono connotate da una forte sensibilità sociale. Ad affiancarci in questa edizione è Rosella Postorino (Premio Campiello 2018), scrittrice tradotta in tutto il mondo, che ha spesso ambientato i suoi romanzi in contesti concentrazionari, dal carcere (Il corpo docile) al regime nazista (Le assaggiatrici) alla guerra in Bosnia (Mi limitavo ad amare te).
Scrittori, giornalisti, docenti universitari, editor offrono generosamente la loro professionalità in una giuria qualificata che opera con una procedura di valutazione anonima e collegiale che garantisce l’affidabilità dell’esito finale. Naturalmente il tema scelto quest’anno per il Premio giuria non è obbligato. Tema e genere dei racconti sono liberi. L’unico vincolo è la lunghezza massima.
Dunque, se narrare è la tua passione, se trascorri il tuo tempo libero a scrivere con carta e penna, al computer o con la compagnia di una vecchia Olivetti, se vuoi condividere ricordi, emozioni, fantasie, non esitare a inviarci i tuoi racconti. Non perdere questa occasione.
per informazioni di partecipazione: https://fitel.it/esperanto-di-...
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Segreteria: 0376 305214
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