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Cultura

Nasce a Mantova un museo dedicato alla Sonnabend Collection a Palazzo della Ragione

Nasce a Mantova un museo dedicato alla Sonnabend Collection, una delle più importanti raccolte d’arte contemporanea. Nel rinnovato Palazzo della Ragione, opere di Warhol, Lichtenstein, Koons e molti altri raccontano i grandi movimenti artistici del Novecento. Apertura prevista nell’inverno 2025.

Mantova si prepara ad accogliere un nuovo museo d’arte contemporanea nel cuore della città. A partire dall’inverno 2025 (quindi dal prossimo), il rinnovato Palazzo della Ragione diventerà la casa permanente della Sonnabend Collection, una delle più importanti collezioni private del Novecento. Con un allestimento curato da Federico Fedel, il nuovo spazio espositivo presenterà un itinerario unico attraverso i movimenti artistici più rilevanti della seconda metà del secolo scorso.

La Sonnabend Collection è il frutto della visione di Ileana Sonnabend (1914-2007), influente mercante d’arte di origine rumena, di suo marito Michael Sonnabend (1900-2001) e del loro figlio adottivo Antonio Homem. Nel corso della loro attività, attraverso le gallerie di Parigi e New York, i Sonnabend hanno contribuito a far conoscere l’arte americana in Europa e a esportare quella europea oltreoceano, giocando un ruolo cruciale nella diffusione delle avanguardie del Novecento.

Il progetto del museo nasce da una collaborazione tra il Comune di Mantova, la Sonnabend Collection Foundation e Marsilio Arte, che curerà la gestione complessiva dello spazio, occupandosi anche della comunicazione, dei progetti editoriali e del bookshop e segna l’arrivo di un patrimonio artistico che racconta i movimenti fondamentali dell’arte americana ed europea della seconda metà del secolo scorso.

Robert Rauschenberg- Kite

Capolavori iconici dell’arte americana, come Figure 8 di Jasper Johns (1958), Little Aloha di Roy Lichtenstein (1962), Campbell’s Soup di Andy Warhol (1962) e Kite di Robert Rauschenberg, premiato con il Leone d’Oro alla Biennale del 1964, trovano spazio accanto a opere fondamentali della Pop Art di Jim Dine, James Rosenquist e Tom Wesselmann. Il dialogo si estende alle ricerche coeve in Italia, rappresentate da artisti come Michelangelo Pistoletto e Mario Schifano.

Il percorso prosegue con lavori fondamentali dei movimenti degli anni Sessanta e Settanta, tra cui il Minimalismo di Donald Judd e Robert Morris, arricchito dalle innovative esplorazioni scultoree di Bruce Nauman e Richard Serra. Un posto centrale è occupato dall’Arte Povera, che Ileana Sonnabend introdusse a New York, con opere di Giovanni Anselmo, Jannis Kounellis, Mario Merz, Giulio Paolini e Gilberto Zorio.

L’attenzione di Sonnabend per la fotografia e la performance emerge chiaramente dalla collaborazione con artisti di diverse generazioni, tra cui Bernd & Hilla Becher, Luigi Ontani, Vito Acconci, Gilbert & George, Candida Höfer e Matthias Schaller. A completare questo straordinario itinerario sono le ricerche pittoriche della Germania degli anni Ottanta, con Jörg Immendorff, Anselm Kiefer e A.R. Penck, e quelle americane coeve di artisti come Jeff Koons e Haim Steinbach, che suggellano un racconto visivo di grande complessità e ricchezza.

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