Festivaletteratura Mantova 28ª edizione Come ogni anno, il settembre mantovano si apre tra le voci di scrittrici e scrittori da tutto il mondo riuniti dal festival letterario più longevo d’Italia, in più di 300 incontri in 5 giorni.
Mostra 'Venere. Natura, Ombra e Bellezza' 12 settembre al 12 dicembre a Palazzo Te di Mantova
VENERE DIVINA. Armonia sulla terra si avvale di un comitato
scientifico composto da Stefano Baia Curioni, Francesca
Cappelletti, Claudia Cieri Via e Stefano L’Occaso,
ed è stato ideato da Fondazione Palazzo Te per
completare una riflessione sul femminile avviata
nel 2018 con la mostra Tiziano/Gerhard Richter. Il Cielo sulla
Terra e proseguita nel 2019 con Giulio Romano: Arte e Desiderio.
Il progetto si sviluppa in tre momenti espositivi,
da una ricognizione sul patrimonio iconografico di Palazzo Te per arrivare a
un’ampia riflessione sulla potenza attuale del mito della dea.
Un programma ricco e affascinante che crea incontri con alcuni dei grandi capolavori
dell’arte occidentale provenienti da importanti musei europei,
dai dipinti di Cranach, Guido
Reni, Tiziano e Dosso
Dossi a sculture, arazzi e libri.
La prima
tappa si apre con Il mito di Venere a Palazzo Te, che dal
26 aprile al 12 dicembre 2021 consente al pubblico di
scoprire le oltre 25 rappresentazioni di
Venere, tra stucchi e affreschi, presenti nel Palazzo. Un
percorso tra miti e favole antiche, raccolto anche in una guida
cartacea e multimediale, che si arricchisce con l’esposizione
della scultura Venere velata della
collezione del Comune di Mantova, appartenuta a Giulio Romano e
conservata presso la Galleria dei Mesi a Palazzo Ducale, e dell’arazzo Venere
nel giardino con putti, realizzato da tessitori fiamminghi su
disegno dello stesso Giulio Romano, di recente ritornato a Mantova grazie a una
complessa operazione d’acquisto condotta dalla reggia gonzaghesca, dalla
Direzione Generale Musei del MiBACT e con il sostegno di Fondazione Palazzo Te.
Il
mito di Venere a Palazzo Te è anche l’occasione per
organizzare in primavera un convegno internazionale sul
tema di Venere.
Seconda tappa il 22
giugno con l’esposizione Tiziano. Venere che benda Amore,
che fino
al 5 settembre 2021 porta nelle sale del palazzo mantovano Venere
che benda Amore, capolavoro assoluto di Tiziano conservato alla Galleria
Borghese di Roma. La tela del maestro cadorino presenta
Venere nell’atto di bendare il piccolo Eros appoggiato sul suo grembo, mentre
un altro putto, probabilmente Anteros, osserva la scena con aria assorta.
Un’opera che si inserisce perfettamente nel progetto VENERE DIVINA e
costituisce uno dei vertici della rappresentazione
della divinità nel Cinquecento.
In occasione di questa esposizione, nel corso del periodo estivo, l’esedra
di Palazzo Te viene ripensata per ospitare momenti
performativi e artistici, parte del public program dedicato
al tema del mito di Venere.
Ultima tappa del progetto il
12 settembre con la mostra Venere. Natura, ombra e bellezza,
a cura di Claudia Cieri Via, che fino
al 12 dicembre 2021 indaga le origini del
mito e la sua creazione, grazie al recupero cinquecentesco di leggende e di
iconografie antiche.
L’esposizione dedica parte del percorso alla diffusione del mito nelle corti europee,
al legame della divinità con le acque, i giardini e i parchi,
e con la bellezza delle donne dell’epoca.
Una sezione viene dedicata anche ai “pericoli” di Venere e al legame di maghe e
streghe con il culto della dea.
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